La Settimana Santa a Belvedere Marittimo
Pagine del gruppo spontaneo de "I Fratilli", realizzate e curate da Antonio e Francesco Cuda
Ultimo aggiornamento: 24/06/2024 |
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IL QUOTIDIANO - sabato 23 marzo 1997: Forti tradizioni nella Settimana Santa. Belvedere, Mostra sui riti popolari (di A. Troya). LA PROVINCIA - giovedì 1 aprile 1999: Belvedere. Durante la Settimana Santa la manifestazione raggiunge la sua massima espressione. Centinaia di persone seguono il Cristo verso il calvario. Rivive la "pietà popolare". Le processioni del Giovedì Santo e del Venerdì Santo si aprono con la fila dei "fratilli" (di A. Troya). IL QUOTIDIANO - venerdì 18 aprile 2003: Belvedere Marittimo. Nella notte "Fratilli" impegnati nel misterioso "Ufficio delle tenebre". Si rinnova il rito della Passione. Folla di fedeli alla processione partita della chiesa madre (di A. Troya). LA PROVINCIA: venerdì 16 aprile 2004: La processione del venerdì Santo a Belvedere è un rito antico. Una tradizione da non cancellare (di L. Fortunato). IL QUOTIDIANO - venerdì 9 ottobre 2009: Belvedere. Un sito Internet sulla Settimana Santa (di L. Fortunato). PILLAMARO - giovedì 21 marzo 2024: Belvedere Marittimo: suoni e tradizioni della Settimana Santa (di D. Blundi e A. Gambardella). GAZZETTA DEL SUD - martedì 26 marzo 2024: Riti pasquali che durano da secoli. Belvedere, gli appuntamenti si rinnovano grazie ai “Fratilli”. I fedeli si raccolgono nella parrocchia di Santa Maria del Popolo (di A. Antonucci su nota di F. Cuda). AVVENIRE - giovedì 28 marzo 2024: Il ricordo collettivo della «Passione» di Gesù - A Belvedere Marittimo la devozione e i riti che definiscono l’essenza di un popolo continuano a vivere grazie alla comunità (di D. Blundi).
Antonio Cuda: “Belvedere Marittimo:
tradizioni e Pietà Popolare nei riti della Settimana Santa” –
stampato in proprio, ad utilizzo dei Fratilli,1997
<<Una descrizione dettagliata di tutti i riti e le funzioni della
Settimana Santa a Belvedere Marittimo.>>
Francesco Liporace (a cura di): “I canti
della Via Crucis e della Settimana Santa a Belvedere Marittimo” –
Stampato in proprio, 1999/2002 | Amazon Italia Logistica S.r.l. 2023
<<Questo libro raccoglie tutti i canti che
vengono eseguiti durante la Settimana Santa e il rito della Via Crucis a
Belvedere Marittimo (CS). Gli spartiti sono stati redatti ex novo
cercando di uniformarli il più possibile ai canti tradizionali così come
venivano eseguiti negli anni che vanno dal 1979 al 1983. Gli autori dei
testi e soprattutto della musica di molti dei canti contenuti in quest’opera
sono sconosciuti. La musica che viene qui pubblicata, in ogni caso, è
inedita in quanto è stata scritta di sana pianta ricavandola
direttamente dall'ascolto delle registrazioni audio. La particolarità di
questo lavoro consiste nelle strofe dei canti, che sono state
spezzettate e inserite direttamente sotto ciascuna nota musicale, e nei
testi corredati dagli accordi musicali. Frutto di oltre sei anni di
studio e di lavoro, è dedicato a tutti quelli che sono particolarmente
legati a questi bellissimi canti. La sua prima edizione risale al 14
marzo 1999, la seconda all'8 settembre 2002.>>
<<Perché un libro su Belvedere Marittimo? La
risposta è semplice: la nostra città ha una lunga e gloriosa storia sia
dal punto di vista sociale che dal punto di vista ecclesiale, ma
purtroppo è ignorata dalla gran parte della popolazione. Inizialmente
avrei voluto pubblicare solo le Platee delle Parrocchie e delle
Confraternite, che rappresentano già una sequenza di notizie molto
ricche e interessanti a carattere storico riguardanti la vita religiosa
e civile della città. Ma in seguito ho ritenuto più opportuno ampliare
il lavoro. Anche perché nei secoli la storia religiosa almeno sino
all'unità d'Italia, ma per la nostra città anche in seguito fin quasi
agli anni 60, è strettamente legata a quella sociale per cui non è
sempre facile operare dei distinguo.>>
<<Il lavoro nasce con l’intenzione di
osservare con uno sguardo più attento, che non è quello dello studioso
ma del Belvederese che si pone contemporaneamente come attore e
spettatore, i riti della Settimana Santa, per descrivere non soltanto le
“forme della festa” ma per cogliere gli aspetti simbolici e i
significati che essi rivestono per la comunità.>>
<<Belvedere è la città in cui ho frequentato il liceo; durante uno di
quegli anni una mia amica, Jessica, mi invitò a prendere parte con lei
alle tradizioni della Settimana Santa. Naturalmente, nonostante l’avessi
vissuta con molto interesse e stupore, non avevo gli strumenti per
comprendere, ma soprattutto ‘ascoltare’, ogni sfaccettatura. Ho deciso
dunque di intraprendere questo ‘viaggio’ alla scoperta dei riti e delle
tradizioni della Settimana Santa di Belvedere, con particolare
attenzione all’aspetto sonoro e musicale, tornando ad assistere e a
vivere queste funzioni, ma stavolta con nuove ‘prospettive di ascolto’ e
maggiore consapevolezza a livello antropologico ed etnomusicologico.>>.
<< […] Un semplice manualetto da portare con sé, in tasca, per cantare o
solo per seguire i testi durante la loro esecuzione. Vi trovano posto
anche le notizie storiche sui canti, frutto delle ricerche da me
compiute fino ad oggi, ma non ancora completate, e il confronto, in
appendice, tra i testi attuali e quelli che sono stati pubblicati in
libretti sulle “Via Crucis” o su Canzoncine religiose di edizioni
apparse nel ‘700 e ‘800.>>
«La trattazione della questione della pietà popolare, come quella affrontata dall’autore con competenza e rigore scientifico, risulta un’ardua e affascinante impresa letteraria, teologica e storica che si misura con un’ampia tradizione che affonda le sue radici nelle pagine dell’Antico e del Nuovo Testamento e sfocia nel proprium della storia odierna. Questo studio è senza ombra di dubbio pionieristico: non si riscontrano nel ginepraio dei ricercatori tra azioni così dettagliate, ricche di spunti di riflessione, foriere di novità e assolutamente utili per continuare ad affrontare un’argomentazione che coinvolge tutti». (Dalla Presentazione di Mons. Stefano Rega). Il presente lavoro di don Gian Franco Belsito, frutto di studio e di riflessioni personali, anche generate dalla sua attività pastorale, si situa nei rari tentativi di comprensione globale della fede popolare e quindi di ricerca della sua identità all’interno della più vasta geografia pastorale della Chiesa. Si tratta di uno studio teologico-pastorale ben articolato (C. Torcivia). La ricerca dell’autore attraversa aspetti problematici non facilmente risolvibili solo con una proposta di indagine e di conoscenza, quanto con il continuo approfondimento che ha la sua origine nell’osservazione partecipata. Le forme di pietà popolare non nascono e fioriscono senza l’adesione e la partecipazione della gerarchia di comunione, che in genere è pienamente coinvolta nel sostenere specifiche pratiche e manifestazioni della fede (C. Matarazzo).
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