La Settimana Santa a Belvedere Marittimo

Pagine del gruppo spontaneo de "I Fratilli", realizzate e curate da Antonio e Francesco Cuda

Le Croci e il Cristo

Ultimo aggiornamento:  26/03/2024  

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  • Le Croci di Passione delle Confraternite

Le particolarissime Croci di Passione delle confraternite che aprono le processioni precedendo ognuna il relativo gruppo dei fratilli, oltre ad essere segno di redenzione, per alcuni segni rafforzativi posti sopra di esse, simboleggiano specificatamente la Passione di Cristo.


 

 

 

La Croce di Passione della Confraternita di Maria SS. delle Grazie e Consolazione (la più alta per dimensione) è costruita in cartapesta fissata su un'anima metallica. Nella forma riproduce una croce ricavata dall'incrocio di due tronchi d'albero. Dipinta in nero, sul braccio orizzontale, nel punto d'incrocio con quello verticale, è avvolta da un panno bianco a ricordo della Passione di Cristo e della sua Resurrezione. Nella Platea della Congregazione di Maria SS. delle Grazie è indicata come «croce grande nuda». Il fratillo che porta questa croce è solito indossare, al di sopra del cappuccio, una corona di spine.

 

 

La Croce di Passione della Confraternita del SS. Crocifisso (di dimensione ridotta rispetto alla precedente) è composta da due assi di legno (squadrate e levigate) dipinte in nero. Nella parte anteriore, in corrispondenza dei punti in cui vennero conficcati i chiodi che crocifissero il Cristo, riporta i dipinti delle mani e dei piedi grondanti di sangue per i chiodi e, all'incrocio delle due assi sotto la scritta INRI, il dipinto della corona di spine insanguinata; sul braccio orizzontale, nel punto d'incrocio con quello verticale, è avvolta da un panno bianco: il tutto a ricordo della Passione di Cristo e della sua Resurrezione.

 

 

La Croce di Passione della Confraternita del S. Rosario (di dimensioni quasi identiche alla precedente) molto probabilmente è la più antica. Anche questa è composta da due assi di legno (squadrate e levigate) dipinte in nero. Sulla parte anteriore dell'asse orizzontale, sono fissati alcuni oggetti a ricordo della Passione di Cristo: (da sinistra verso destra)  i tre chiodi, la mano, la corda, la scala, la corona di spine al di sotto della scritta INRI, la canna con la spugna imbevuta di aceto, il martello e la tenaglia.
 

 

La Croce del Clero: è una croce di Passione più piccola rispetto alle precedenti tre croci delle confraternite. Si conserva nella Chiesa Madre di Santa Maria del Popolo (probabilmente apparteneva ad una delle quattro disciolte confraternite presenti nel passato in tale chiesa). È composta da due assi di legno (squadrate e levigate) dipinte in nero. Sul braccio orizzontale, nel punto d'incrocio con quello verticale, è avvolta da un panno bianco. Durante le processioni, precede e segnala la presenza dei sacerdoti e dei diaconi, che a loro volta precedono l’Addolorata.
 

  

 

    

 

Nel Santuario di Maria SS. delle Grazie, sono ancora conservate le due croci utilizzate nel passato per esporre il Crocifisso al di sopra dell'Altare Maggiore durante la Quaresima, a rappresentare le due croci con cui vennero crocifissi "i due malfattori, uno a destra e l'altro a sinistra" (Lc 23,33).

 

 


 

  • Il Cristo

Nella processione di penitenza del Venerdì Santo di Belvedere Marittimo, subito dopo la fila dei fratilli, troviamo un uomo scalzo, in veste rossa, coronato di spine, che per voto, da ripetersi dai 3 ai 5 anni, impersona il Cristo. La corona di spine viene preparata intrecciando dei rami di cedro ancora verdi. Il Cristo precede le dieci statue della passione portando sulle spalle una croce in legno per tutta la processione e cadendo tre volte durante la salita al Calvario.

 

La corona di spine realizzata intrecciando rami verdi di cedro
 

  

 

  

Attuale Croce                                                                                               Vecchia Croce

 

L'attuale croce in legno, dal peso di oltre 20 kg, fu preparata nel 1966 per Saverio Grosso dal maestro Castellano Giuseppe. La croce precedente, più piccola, è tuttora conservata nel Santuario di Maria SS. delle Grazie e Consolazione.
 


 

 

  

 

  

 

  

 

  

 

 


   

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