La Settimana Santa a Belvedere Marittimo
Pagine del gruppo spontaneo de "I Fratilli", realizzate e curate da Antonio e Francesco Cuda
Ultimo aggiornamento: 27/03/2024 |
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Prima ancora della Processione di Penitenza al Calvario del Venerdì Santo mattina, la pietà popolare di Belvedere Marittimo, certamente in tempi più recenti, ha aggiunto una processione da inquadrare sempre nell'ambito del dramma liturgico della Passione e Morte di Gesù Cristo: la Commemorazione della Passione il Giovedì Santo sera.
Una breve annotazione: nel passato il Govedi Santo, al termine della celebrazione In Coena Domini, durante il Rito della Reposizione del SS. Sacramento nella Chiesa di Maria SS. delle Grazie e Consolazione, veniva eseguito il canto "Umile Ostia" (testo di Alessandro Manzoni), oggi non più in uso in seguito all'unificazione delle due parrocchie presenti nel Centro Storico in una unica parrocchia; mentre nella Chiesa di Santa Maria del Popolo, veniva eseguito un antico canto, oggi non più in uso in quanto liturgicamente non adeguato nella giornata di Giovedì Santo: "E' Spirato". I due canti, diversi nei testi, utilizzavano la stessa musica.
Il Giovedì Santo ci prepara liturgicamente ai misteri della Passione, richiamando quanto Gesù visse alla vigilia della sua morte in croce. Con l’Istituzione dell’Eucaristia durante l’Ultima Cena in cui si dona quale “Pane di Vita”, Gesù anticipa il Sacrificio della Croce. Per fare memoria della consegna che Gesù fa di sé stesso, la sera del Giovedì Santo, al termine della Celebrazione In Coena Domini, nella Chiesa di Santa Maria del Popolo prende avvio la Commemorazione della Passione, affidata solitamente ad un predicatore. Dalla Chiesa di Maria SS. delle Grazie e Consolazione si avvia la processione che, con i simulacri ''Ecce Homo” e “Addolorata” precedute dai fratilli, si dirige verso la Chiesa di Santa Maria del Popolo.
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CROCE
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Dopo una breve pausa in cui si esegue uno dei
canti della tradizione popolare
(Mio barbaro cuor), con il secondo punto il predicatore si sofferma sugli
avvenimenti dall’Istituzione dell’Eucaristia al Getsemani. La processione, nel
frattempo, arriva davanti al portone della Chiesa di S. Maria del Popolo
fermandosi, ed attende che il predicatore faccia entrare le statue,
“chiamandole” una per volta.
Il predicatore, dopo una breve pausa in cui si esegue un altro dei
canti della
tradizione popolare (Gesù mio con dure funi e/o O fieri flagelli), giunge
al terzo punto, quello relativo all’arresto, al processo religioso davanti al
Sinedrio e al processo civile di Gesù di fronte a Pilato con l'interrogatorio,
la flagellazione e la presentazione di Gesù coronato di spine.
Ingresso del simulacro dell’Ecce Homo
Il predicatore “chiama” quindi il simulacro dell’Ecce Homo che viene introdotto nella chiesa con l'ingresso dei fratilli. A conclusione di tale punto si esegue il canto "Di mille colpe reo".
DI MILLE COLPE REO
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La passione di Cristo è anche la Passione della Madre, la Madonna Addolorata,
compagna e testimone della sofferenza di Cristo. È Lei che ci accompagna per le
vie del dolore e della sofferenza. È questo il tema del quarto ed ultimo punto
durante il quale il predicatore chiama il
simulacro dell’Addolorata.
Ingresso del simulacro dell’Addolorata
Dopo l’ingresso dell’Addolorata, il predicatore completa la
Commemorazione della
Passione ponendo sulle braccia della statua dell'Addolorata, un piccolo
crocifisso con Gesù morto. Al termine si esegue uno dei canti della tradizione popolare dedicati
all'Addolorata (“Stava Maria dolente” e/o “Ai tuoi piedi”). Si
ricompone la processione di rientro al Santuario di Maria SS. delle Grazie e
Consolazione.
Al rientro della processione, dopo alcuni minuti i Fratilli, seguiti dalla banda musicale e da molti fedeli, ripartono dal sagrato della Chiesa di Maria SS. delle Grazie e Consolazione per la Visita all'Altare della Reposizione e il Giro dei Sepolcri.